“Tutto può provocarti, ma devi capire: ti farai provocare? Se tutto e tutti possono provocarvi, dov’è il vostro equilibrio? Devi sempre capire: sei un essere umano o uno yoyo? Mettetevi in discussione prima di agire. Chi sono? Cosa devo fare? Sono un individuo schiavo che si lascia giocare sulle corde dell’ambiente, delle emozioni e delle circostanze, o sono un individuo che deve farsi strada? Questa è la base su cui potete modellare la vostra vita”. (Libro 21 Stadi della Meditazione pag. 51)
I 21 stadi della meditazione sono una mappa pratica sistematica, semplice, artistica ma magistralmente sottile dei passi che l’anima percorre attraverso la cristallizzazione, l’espressione di sé e la trascendenza. Il viaggio che inizia con la lotta e la sofferenza, quando l’anima comincia a rivolgere l’attenzione esterna verso l’interno: una ricerca dispersa e disimpegnata, una fame che non conosce limiti, che afferra sempre ma non trova mai ciò che vuole – in un sé lucido, concentrato e maturo, che è contenuto e contento in se stesso. La trasformazione radicale definitiva. Un sé che si diletta in se stesso e si esprime in una moltitudine di modi a tal punto che la luce all’interno esplode in tutte le direzioni. La qualità, la natura e la raffinatezza di questa luce che offre una retroilluminazione alla luce in forma umana dipendono dalla pienezza a cui viene portata la coscienza in tutti gli stadi. Questo è il miracoloso viaggio in 3 parti con 7 tappe ciascuna e il potenziale che ognuno di noi può scegliere.
“Alcune persone dicono: “C’è un solo modo di vivere”. Questo crea molta confusione. Alcuni dicono: “Ci sono molti insegnanti e molti sentieri e molti altri”. No, no, no, non funziona. Che tu sia cristiano, che tu sia ebreo, che tu sia qualcosa, qualsiasi cosa o niente, non fa alcuna differenza! Finché sei un essere umano devi capire una cosa: o devi giocare nella mano delle circostanze o devi fare in modo che le circostanze giochino nella tua mano. Dovete decidere in entrambi i casi.” (Libro 21 Stadi della Meditazione pag. 51)
Un dono significativo di questa formazione, soprattutto in questi tempi difficili, sono gli strumenti per superare le fasi iniziali del Viaggio 1: turbamento, noia, irritazione e frustrazione. Non dovete rimanere bloccati in nessuna di queste situazioni. Ci sono alternative che si possono imparare a ricordare per esercitarsi. Sperimentate la dignità che fiorisce quando vi fermate ad accoglierli con un’espirazione piena e profonda piuttosto che con uno schema reattivo del subconscio. In altre parole, affrontare veramente se stessi e il vero lavoro della vostra vita fino alla vittoria di voi in voi, incrollabili e solidi in voi stessi in ogni circostanza. Il “Io sono. Io sono” senza bisogno di ulteriori giustificazioni o spiegazioni.
Il seme dell’anima di diamante, dopo aver navigato verso la luce attraverso la roccia, la grana, il fango e l’oscurità, si trova ad estendersi sia all’interno che all’esterno nel secondo Viaggio (giorni 3 e 4 del corso di formazione). Si formano le radici che le danno presa al suo interno, l’acqua le dà vita e i succhi scorrono. Il Sé inspira, il Sé espira. È un Sé cristallizzato. Cucinando o pulendo, camminando o parlando, sperimenta le gioie e le sfide del Sé – esprimendo il proprio Sé.
Ogni tappa di questo viaggio è illustrata. Permette alla mente, che immagina visivamente, di immaginare possibilità, scorci, comprensioni iniziali di stati più raffinati che di solito rimarrebbero solo concezioni intellettuali. Che cos’è questa illuminazione? Quale potrebbe essere il vostro rapporto con essa, non in un fantomatico futuro, ma adesso? La sua brezza leggera potrebbe dare un tocco di tranquillità al vostro lavoro quotidiano?
Ogni sessione offre almeno una, se non diverse, meditazioni di 31 minuti: un tempo per fermarsi e sedersi con voi in voi – e ancora una volta. Sentitevi attraversare tutte le difficoltà che, in mancanza di una via più semplice, la mente cerca di ignorare ma – invece – vi girate in voi stessi, per affrontarvi. Sapete cosa volete, il lavoro che porta il nome della vostra anima ed è quello che siete destinati a fare. Inspirate, espirate, muovete manualmente e meccanicamente l’ombelico, sentite il dolore di essere umani ma non vi intorpidite. Cantate il mantra dal cuore ancora più che mai. Tutto questo sforzo spirituale è ripagato. Una serie di clic impercettibili mentre sbloccate il codice di voi stessi in voi stessi, un piccolo passo alla volta.
Se questo articolo vi ha ispirato, date un’occhiata ai corsi sulle 21 fasi della meditazione offerti in ottobre: cliccate qui per saperne di più!
Ecco la prima meditazione per il turbamento con alcuni argomenti suggeriti da contemplare in seguito:
Meditazione per sconfiggere il malumore
16 marzo 1978 (Libro 21 stadi della meditazione, pagina 53)
Dedicate un po’ di tempo per scrivere qualche minuto su ciascuno di questi argomenti:
Per cosa si arrabbia di più?
Guardate l’illustrazione di questa fase. Cosa vedi?
Come comportarsi quando si reagisce in modo eccessivo o si agisce in modo da riflettere il proprio sé superiore quando si è turbati? Disegnare o dipingere un piccolo scenario di entrambi.
Come illustra questa fase?
Esplorare la scrittura della parola stessa? Rompere e rigirare la frittata.
Sconfitta. Impostazione. Non c’è bisogno di forzarla per darle un senso razionale. Lasciate che il dono del processo arrivi a voi con i suoi tempi.
Jagat Joti Kaur 04.07.2022
Teacher
If you are touched by any of the words I share, they are from my understanding of the Teachings through sitting in class with my Teacher most weeks each month each year. I am a Level 2 qualified Kundalini Yoga Teacher presently sharing in Level 3 and student of Sacred Numerology through the Karam Kriya School, a student of Shiv Charan Singh. I hold a 550hour Ayurveda Lifestyle and Nutrition Practitioner qualification with the European Institute of Vedic Studies. I set up a yoga and healing arts programme across various acute NHS mental hospitals in London in 2008 and have worked with galleries such as Tate Modern, Tate Britain and the National Portrait Gallery exploring the art of yoga and the yoga of art because I love to share what I love for myself, to write, draw, paint, sculpt, sew and cook, a creative, juicy life worth living. I was born in Cape Town, South Africa where I live as part of the international Ashram Guru Ram Das family.
More Related Blogs